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Hotel Castel Vecchio
Attrazioni

CASTELLI ROMANI
I Castelli Romani offrono molti spunti per indimenticabili gite fuori porta all’insegna della natura, dell’arte e dell’enogastronomia.
I Colli Albani, con i laghi di Castel Gandolfo e di Nemi, nascono da un imponente complesso eruttivo noto come Vulcano Laziale.
I comuni “storici” dei Castelli Romani sono: Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Albano, Ariccia, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Lanuvio, Marino, Nemi e Velletri.
In epoca tardo Repubblicana, l’intera area fu interessata dall’insediamento di numerose domus romane.
Successivamente, dal 1600, sulle rovine delle antiche residenze patrizie vennero eretti i “castelli” dei Principi Barberini, Colonna, Chigi, Ruspoli, Sforza Cesarini, Aldobrandini...

CASTEL GANDOLFO
Castel Gandolfo, a pochi passi dall’Hotel Castel Vecchio, è incluso nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. Conosciuta per la residenza estiva del Papa, si sviluppa lungo il bordo craterico del Lago Albano, con vista sul cono vulcanico di Monte Cavo. I luoghi di maggior interesse storico, archeologico e artistico sono: il Palazzo Pontificio, la collegiata di San Tommaso da Villanova di Gian Lorenzo Bernini, i resti della Villa Albana di Domiziano e il Parco Regionale dei Castelli Romani.

PALAZZO PONTIFICIO
Il territorio di Castel Gandolfo fu scelto come luogo di villeggiatura da molti Papi, a cominciare da Urbano VIII che, nel 1623, avviò la costruzione del Palazzo Pontificio (o Apostolico) sul sito della grandiosa Villa dell’Imperatore Domiziano (I sec.), sorta a sua volta sull’acropoli dell’antica Alba Longa. Il primo pontefice a villeggiarvi fu Alessandro VII, che completò l’edificio con la facciata principale e l’ala occidentale, alle quali contribuì Gian Lorenzo Bernini.
Per info e prenotazioni: tickets.museivaticani.va/home

GIARDINI BARBERINI
All’interno delle Ville Pontificie si trovano i magnifici Giardini Barberini, che si estendono per 55 ettari. I giardini sono costellati dai resti dell’Albanum Domitiani, la sopracitata residenza dell’Imperatore Domiziano.
Per info e prenotazioni: tickets.museivaticani.va/home

PALAZZO CHIGI DI ARICCIA
Palazzo Chigi rappresenta un esempio unico di dimora barocca rimasta inalterata nei secoli, a documentare il prestigio di una delle più grandi casate papali italiane: i Chigi. Il Palazzo, trasformato in una fastosa dimora barocca da Gian Lorenzo Bernini, è adibito a museo e centro di attività culturali.
Per info e prenotazioni: www.palazzochigiariccia.com

MUSEO DELLE NAVI ROMANE DI NEMI
Il museo fu costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare la “nave-tempio” e la “nave-palazzo” dell’imperatore Caligola (37-41 d.C.), recuperate nelle acque del Lago di Nemi tra il 1929 e il 1931. L’ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti i resti, l’ala destra è dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale.
Per info e prenotazioni: www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/229/museo-nazionale-delle-navi-romane

MUSEO CIVICO DI LANUVIO
Gli spazi espositivi del museo ospitano una sezione pre-romana e romana sui reperti e i monumenti più significativi dell’antica Lanuvium. Una sala è interamennte dedicata alla Stipe Votiva di Pantanacci, rinvenuta nei pressi del Tempio di Giunone Sospita. Gli ex-voto di Pantanacci, unici al mondo, raffigurano occhi, orecchi, mani, piedi… parti anatomiche di cui i devoti imploravano la guarigione.
Per info e prenotazioni: www.comune.lanuvio.rm.it/home/esplorare/museo-civico-lanuvino

CASTELLI ROMANI, fra Storia e Leggenda...

Il mito racconta che Ascanio, figlio di Enea, dopo la caduta di Troia (XII sec. a.C.) fondò la città di Alba Longa sulle sponde del Lago Albano, cuore pulsante dei Colli Albani.

Alba Longa guidava la Lega Latina, alleanza delle città del Latium Vetus, il cui centro simbolico era il santuario di Iuppiter Latialis, eretto sulla cima del Monte Albano (l’odierno Monte Cavo). Ogni anno i rappresentanti della Lega si riunivano per celebrare le Feriae Latinae, festività dedicate a Giove Laziale: percorrendo in processione la Via Sacra, risalivano il Monte Albano e, raggiunto il tempio della divinità, sacrificavano un grande toro bianco per rinnovare la loro alleanza.

Per secoli, i discendenti di Enea si susseguirono pacificamente sul trono di Alba Longa, consolidando l’egemonia della città sull’Antico Lazio. Alla morte del Re Proca, però, il legittimo erede Numitore fu detronizzato dal fratello Amulio che, per tutelare il suo regno, uccise i figli maschi di Numitore e costrinse l’unica figlia, Rea Silvia, a diventare vestale. Tuttavia la sacerdotessa, sedotta dal Dio Marte, infranse il voto di castità e mise al mondo due gemelli: Romolo e Remo. Rapiti e abbandonati sul Fiume Aniene su ordine di Amulio, i gemelli furono salvati e allattati dalla leggendaria lupa, per poi essere accolti e cresciuti da una coppia di pastori: Faustolo e Acca Larentia. Quando Romolo e Remo, ormai adulti, scoprirono le loro nobili origini, decisero di intervenire per spodestare Amulio e rimettere sul trono di Alba Longa il nonno Numitore. Ucciso Amulio e riconsegnato il regno al legittimo successore, i due gemelli ottennero il permesso di fondare una nuova città sulle rive del Fiume Tevere: Roma.